Siti web per tutti.

Sin dalle scuole medie ho la passione per il web design. Ovviamente, a quei tempi facevo ciò che potevo… All’epoca, già appassionato di informatica, adoravo scovare libri che parlassero di questo argomento. E così un giorno, in biblioteca, trovai una chicca che mi ha svoltato le idee.

Si trattava di «La mia pagina web», di Bill Thompson: un libriccino per ragazzini che spiegava in poche pagine da dove nascono le pagine web e come farsene una molto semplice da soli. Figuratevi che, già quando lo trovai io, risaliva ad una decina di anni fa, e quindi non era tutto oro colato. Ma il suo contenuto mi ha permesso di scoprire che, in fondo, per costruire un sito web non serviva null’altro fuorché… scrivere!

Ecco quindi dove ebbe inizio la mia passione per i siti web: da lì in poi ho iniziato un arricchimento personale del tutto autonomo acquistando libri (nuovi e usati) che parlassero dell’argomento, leggendo e scaricando cose da Internet, e chi più ne ha più ne metta. Sono arrivato alle scuole superiori che sapevo costruire un piccolo e semplice sitarello in HTML e CSS.

Alle superiori ho frequentato l’indirizzo SIA (Sistemi Informativi Aziendali), ovvero quello che una volta veniva definito “ragioniere programmatore”. In poche parole, sono diventato un contabile con delle solide basi di informatica: ho imparato HTML, CSS, SQL e il linguaggio Visual Basic1.

Nonostante non sia immediatamente evidente il nesso tra ragioneria ed informatica, vi posso assicurare che le competenze informatiche in quel campo sono necessarie, se non indispensabili. Inoltre, una figura incentrata sul web design è fondamentale in qualsiasi azienda, visto che il sito web aziendale è quasi come un biglietto da visita per tutti i clienti e gli stakeholder, anche nel 2022.

Vado avanti per tutto il periodo delle superiori a provare a costruire piccoli siti web, sia per sfizio personale che per qualche progetto di alternanza scuola-lavoro. Il fatto di scriverli in HTML e CSS puro, però, mi portava via molto tempo, e quindi non riuscivo a fare ogni volta progetti di chissà quale qualità grafica.

Con l’inizio dell’università, poi, ho un pochino accantonato questa mia passione, anche perché la mole di studio che avevo era ingente, e non mi rimaneva molto tempo. Avevo tentato anche soluzioni alternative al codice puro, come ad esempio l’utilizzo di template già pronti, sempre in HTML e CSS, oppure l’utilizzo di CMS2 come Wordpress. Ma nulla mi dava la stessa soddisfazione.

Tutto questo andò avanti fino al giorno in cui mi imbattei in un video di uno dei miei creator preferiti: Riccardo Palombo. Si tratta della registrazione di una masterclass che aveva tenuto per gli studenti di Boolean careers3, intitolata «Farsi un sito (come il mio) a zero spese mensili». Al che io ero tipo 😍.

Da questo video scoprii che non serviva fare ogni volta un sito da zero, e nemmeno modificare i template a mano. Esistono infatti i c.d. builder di siti web statici. In particolare, ho deciso di sfruttare Hugo, che per iniziare è il migliore. Non voglio però addentrarmi troppo nelle spiegazioni, anche perché penso che su Hugo ci farò un articolo a parte.

Quindi per stavolta è tutto, vi saluto e ci sentiamo presto!


  1. «Il Visual Basic (abbr. VB) è un linguaggio di programmazione a eventi creato da Microsoft nel 1991, la cui sintassi deriva dal BASIC: nel 2008 Microsoft ha cessato il supporto all’IDE per tale linguaggio.» Questa è l’introduzione della pagina su Wikipedia che ne parla. Capirete da soli che già allora, quando lo studiavo io, Visual Basic era morto, quindi non mi è servito granché. ↩︎

  2. Content Management System, v. Wikipedia ↩︎

  3. Vi lascio qui il loro sito per maggiori informazioni. ↩︎