Una nuova avventura.

Torno a scrivere queste pagine dopo svariati mesi di silenzio. Ti sarai chiesto come mai (o, almeno, lo spero 😅). Beh, la spiegazione è semplice: in questi ultimi mesi, la mia vita è rimasta più o meno la stessa di quando ci siamo lasciati. Mi spiego meglio.

A dire la verità, sono successe parecchie cose, dall’ultima volta. Del fatto più importante e interessante non avevo ancora parlato qui: in poche parole, l’associazione per cui faccio volontariato da qualche tempo ha scoperto (per vie più o meno traverse) che il gruppo di Varese – di cui io faccio parte – è composto perlopiù da informatici e ingegneri informatici1. Per questo motivo ha deciso di ingaggiarci come gruppo IT, e già un paio di volte siamo stati a Roma, presso la sede principale dell’associazione, per iniziare a sistemare tutta la loro infrastruttura informatica (PC e periferiche, file server, rete aziendale, Microsoft 365, e tanto altro).

Ovviamente, le due settimane scarse trascorse lì sono state ampiamente insufficienti per concludere l’enorme mole di lavoro che ci siamo ritrovati e che ancora ci aspetta; questa rappresenta però un’enorme opportunità per imparare sul campo e farsi la pelle – per così dire - sulle attività che normalmente un gruppo IT deve compiere all’interno di un’azienda. Oltre alla parta di hardware (considerata “meno nobile”), abbiamo da concludere delle attività che rappresentano la messa in pratica di un’ampia fetta della teoria imparata a scuola e in università. Riassumendo: esperienza davvero avvincente!

Meno soddisfacente è la parte riguardante l'università: nonostante mi trovi a mio agio in ambiente universitario (come ho già detto altre volte, tra le altre cose sono anche rappresentante degli studenti) e mi piaccia frequentare le lezioni e studiare, sto facendo fatica a passare gli esami, e questo non posso negarlo. Da sempre mi ritengo una persona studiosa, con la voglia di imparare sempre al 100%, ma sembra quasi che tutta questa voglia non riesca ad applicarla allo studio universitario. Per questo motivo, anche su consiglio di diversi amici, ho preferito iniziare a concentrarmi su altro.

È per questo motivo che ho iniziato a cercare – con molta calma - un posto di lavoro, che mi permettesse di concentrare i miei pensieri su altro, e distrarmi dalla «negatività» che mi stavo portando dietro dagli insuccessi accademici. A dire la verità, però, più che aver trovato lavoro, è stato il lavoro a trovare me. 😁 Tempo fa sono stato contattato via LinkedIn da una recruiter per un impiego in un’azienda molto vicina a casa mia, che si occupa principalmente di telecomunicazioni. L’offerta mi è sembrata davvero allettante e, nonostante non fosse un impiego part-time (che era il tipo di lavoro per cui avevo iniziato le ricerche), ho deciso di concedermi un tentativo.

Non voglio ancora svelarvi nulla riguardo al nuovo lavoro, anche perché non ho ancora iniziato: ho superato ieri il controllo medico per avere l’idoneità lavorativa, e sto aspettando di firmare il contratto, per cui, nulla è ancora certo al 100%. Ma, hey!, almeno ho una scusa per tornare qui un po' più spesso a scrivere. 😅

P.S.: Sono sempre disponibile per due chiacchiere su ciò che hai letto qui, o su quello che ti pare. Se hai voglia, scrivimi nei DM di Instagram oppure mandami una mail: sarò ben contento di conoscerti!


  1. Menzione speciale anche per la parte più organizzativa del team: un ingegnere gestionale, una biologa e uno studente in relazioni internazionali 😜 ↩︎